Mai sentito parlare di Mal d’Africa, beh posso dirvi che sono tornata da poco e sì, sento quella nostalgia di quei paesaggi così puri, silenziosi, affascinanti, quei paesaggi che ti trasmettono pace e tranquillità. Dai deserti dai mille colori, ai safari di ogni specie animale, a chilometri e chilometri di paesaggi incontaminati, abbiamo scoperto questa magnifica terra: NAMIBIA rimarrai per sempre nei nostri cuori. Un’avventura dove la natura è la vera protagonista del viaggio e tu sei solo un timido spettatore, senza parole, di fronte a tanta bellezza!
Day 1 – Windhoek – Kalahari Desert – 240km (asfalto) / 3 ore circa
Sistemazione: Kalahari Farmhouse CampingArrivati a Windhoek abbiamo ritirato il nostro mitico mezzo (Toyota 4x4 due tende sul tetto), fatto la spesa in città e siamo partiti in direzione del nostro primo camping nel deserto del Kalahari. La nostra sistemazione è la Kalahari Farmhouse Camping, dove mangiamo per la prima volta la carne di Springbok (antilope). Buonissima.
Day 2 - 3 – Sossusvlei – Dead Vlei – Deserto del Namib - 340km (170 asfalto/170 sterrato) / 6 ore circa
Sistemazione: Sesriem Campsite (all’interno del parco)
Day 2
Sveglia molto presto per il primo safari nel Kalahari Desert. Il Kalahari è magico, destinato agli amanti della quiete, della solitudine e del silenzio, è un deserto rosso ricco di vegetazione. Qui vediamo i primi animali (springbok, giraffe, zebre, gnu …). Dopo una super colazione all’alba in mezzo al deserto, rientriamo e partiamo in direzione Sesriem.
Arrivati al camping, siamo andati sulla Duna di Elim (la più vicina all’entrata del parco) per il tramonto, davanti a noi solo IMMENSITA’ e BELLEZZA DELLA NATURA.
Day 3
Altra sveglia presto direzione Sossusvlei/Dead Vlei per l’alba sulle dune più famose della Namibia.
Dall’ingresso del parco sono circa 60km, vi consiglio di andare direttamente al parcheggio di Sossusvlei e salire sulla prima duna che trovate sulla sinistra. Qui ammirerete i primi raggi di sole che coloreranno di un rosso infuocato il deserto intorno a voi, BELLISSIMO!
Dopodiché abbiamo camminato in mezzo alle dune fino alla cima di una delle più alte al mondo: BIG DADDY, super consigliato – camminata di circa 1:30. Una volta in cima è arrivata la parte più bella, la corsa in discesa dell’intera duna fino ad arrivare nella famosa spianata bianca ed aridissima caratterizzata da acacie completamente annerite e morte da centinaia di anni: DEAD VLEI. Paesaggio suggestivo, mega contrasti tra luci e ombre, colori accesi del cielo, della sabbia arancione e il bianco del fango secco.
Al rientro godetevi ciò che vi circonda, lo spettacolo è assicurato, sarete circondati da un anfiteatro di dune color albicocca, tra cui la più famosa e la più fotografata, la Duna 45 (al 45km del parco).
Prima del tramonto siamo andati a visitare il “Sesriem Canyon”.
Tramonto al camping con barbecue e birra, stravolti ma emozionati per la giornata.
WHAT TO DO:
Partire presto per godersi l’alba sulle dune (bisogna guidare per 60km e bisogna camminare un po’ prima di arrivare in cima ad una duna)
Prendete acqua, camminerete tanto sotto il sole in mezzo al niente e fidatevi avrete sete, soprattutto se volete salire in cima ad una delle dune più alte al mondo.
Day 4 – 5 – Swakopmund – Walvis Bay – 350km (320 km sterrato e 30 km asfalto) – 6 ore circa
Sistemazione: Amampuri Travellers Lodge
Day 4
Partenza presto perché ci aspettano un bel po’ di chilometri. Doveva essere una giornata di trasferimento dove potersi godere i mille paesaggi della Namibia ma Franci ci ha fatto una sorpresa e prima di lasciare Sesriem, ci siamo ritrovate su un piccolo aereo di quelli panoramici e abbiamo fatto la più bella esperienza del viaggio, abbiamo volato sul deserto del Namib, sorvolando tutto il parco di Sossusvlei con dune rosse per arrivare fino alla costa con dune bianche che cadono direttamente nell’oceano.
SPETTACOLO DELLA NATURA!
Dopodiché, siamo partiti direzione Swakopmund. Guarda fuori dal finestrino e goditi l’immensità e la diversità dei mille paesaggi lungo il tragitto, noi abbiamo fatto anche una visita alla Valle della Luna, un insieme di gole e canyon incisi da millenni di piogge e torrenti effimeri.
Dopo 350km siamo arrivati a Swakopmund, cittadina turistica sull’oceano molto particolare, sembra di essere al Nord, freddo, umido, nuvoloso e cupo. Cena con aragosta e andiamo a dormire.
Day 5
La mattina gita in barca a Walvis Bay alla ricerca di otarie, delfini, fenicotteri etc. Pranzo in barca con ostriche e champagne circondati da otarie che si esibiscono per guadagnarsi un pesciolino.
Nel pomeriggio partiamo per l’escursione a Sandwich Harbour in 4x4 alla scoperta delle immense dune bianche che si tuffano nell’oceano. Saliamo e scendiamo queste dune con il nostro 4x4 fino ad arrivare in cima ad una delle più alte e lì ci fermiamo ed ammiriamo la bellezza che si apre davanti ai nostri occhi, l’immensità del deserto del Namib che incontra il blu dell’Oceano. IMMENSO!
WHAT TO DO:
Da fare escursione 4x4 nel deserto. Importante chiedete al driver di portarvi sulle dune più alte per godere dalla vista più mozzafiato di questo deserto che incontra l’Oceano.
Day 6 – Spitzkoppe – 160km (115km asfalto e 45km sterrato) – 2:30 circa
Sistemazione: Spitzkoppe Rest Camp
Partiamo alla scoperta del DAMALARAND, regione semidesertica ed estremamente arida. Qui la terra appartiene alla gente, incontrerete per strada molti villaggi di indigeni. Il senso della solitudine e le emozioni che suscitano questi incredibili scenari sono indimenticabili ed i tramonti infuocati tra i grossi roccioni di arenaria rossa rimarranno indelebili nelle vostre menti.
Raggiungiamo la location dove passeremo la notte, Spitzkoppe detto il Cervino d’Africa, un gruppo di picchi di granito che si elevano nel deserto del Namib. Qui il paesaggio è surreale, montagne tra le distese desertiche!
Il camping è molto bello, abbiamo fatto un bel barbecue, ci siamo goduti il tramonto sulle rocce rosse e ovviamente abbiamo guardato le stelle, mai viste così tante stelle, un cielo pazzesco.
WHAT TO DO:
Godetevi il camping, la tranquillità e la pace, ma soprattutto godetevi il cielo di notte, un’infinità di stelle che solo in posti così remoti e lontani dalla civiltà (poco inquinamento luminoso) riuscirete a trovare.
Day 7 – Brandberg White Lady – 130km sterrato - 3 ore circa
Sistemazione: White Lady Lodge
Tappa di relax. Dopo un po’ di giorni di transfer e attività varie, ci siamo fermati al lodge di White Lady dove ci siamo rilassati in piscina a prendere un po’ il sole. Nell’area sono presenti gli elefanti del deserto ma quel pomeriggio non li hanno avvistati in zona quindi abbiamo optato per una pizza e una birretta in compagnia degli opossum. Cena al camping dove abbiamo assistito a canti e balli tradizionali di un gruppo di persone del villaggio vicino.
Day 8-9-10 – Etosha National Park
Sistemazione: Halali Rest Camp – Parco Etosha
Siamo partiti prima dell’alba per vedere la terra immensa colorarsi di mille sfumature di rosso, arancione, rosa … Colazione lungo la strada con una buona tazza di caffè e le nostre mitiche fette biscottate con burro d’arachidi e marmellata di lamponi. Lungo il tragitto ci siamo fermati a visitare un villaggio Himba, sede di un orfanotrofio: l’Otjikandero Himba Orphan Village. Gli Himba, “il popolo rosso”, un popolo affascinante, ricco di tradizioni immutate nel tempo come l’usanza delle donne di cospargersi il corpo e i capelli con una mistura argillosa di burro, erbe e ocra, che conferisce alla loro pelle la tipica colorazione vermiglia.
Dopodiché siamo ripartiti in direzione dell’Etosha National Park e qui è iniziata la nostra avventura di safari africano; per due giorni abbiamo girato buona parte del parco avvistando quasi tutte le specie di animali; mi sembrava di essere immersa in un vero e proprio documentario.
Siamo entrati dall'Andersson Gate e abbiamo soggiornato sempre nello stesso campeggio all'interno del Parco*, abbiamo girato sempre con la nostra macchina in autonomia seguendo la mappa (comprata al gate di entrata) e solo una mattina abbiamo fatto un tour guidato.
Giornate nel parco Etosha
L’Etosha National Park ha un’estensione di 22.270 kmq ed è uno dei parchi più grandi dell’Africa, si contano più di 340 specie di uccelli e circa 120 specie di mammiferi.
L’Etosha National Park ha un’estensione di 22.270 kmq ed è uno dei parchi più grandi dell’Africa, si contano più di 340 specie di uccelli e circa 120 specie di mammiferi.
Partenza tutte le mattina all'apertura del cancello e girovagare per tutta la giornata nel Parco, noi abbiamo suddiviso le giornate per zone (e non siamo riusciti ovviamente a vedere tutto il Parco, ma essendo periodo di secca tutti gli animali erano concentrati nelle pozze più conosciute.)
A grandi linee, Okondeka ottima al mattino presto e tardo pomeriggio per i leoni (qui abbiamo visto i nostri primi leoni tra cui il momento della caccia con uno gnu), la zona immediatamente alla destra di Okakuejio ovvero le pozze Pan, Gemsbokvlakte, Aus, Olifantsbad sono ottime per avvistare elefanti, zebre, giraffe, springboek, gnu, facoceri ... qui abbiamo visto un insieme di erbivori pazzesco sembrava di essere sull'arca di Noe, BELLISSIMO.
Nei dintorni di Halali vi consiglio la pozza di Rietfontein e anche quella di Goas, ottima per i leoni, gli elefanti e gli erbivori. Noi abbiamo avvistato i leoni a Goas e una mandria di più di 400 zebre a Rietfontein. Inoltre, bellissima la vista sul Pan delle pozze di Sueda e Salvadora, frequentate da leoni e ghepardi. Nella zona di Namutomi, abbiamo girato in macchina e non ci siamo mai fermati alle pozze, ma era meno vissuta rispetto alla zona di Okakueijo e Halali, sulla strada però abbiamo avvistato tre ghepardi che ci hanno attraversato la strada e tanti elefanti.
Interessante anche la possibilità di andare alle pozze dei campeggi dove si può stare tutta la notte a guardare gli animali nel loro habitat.
Nel parco Etosha conviene fare i safari scegliendo una pozza, fermarsi presso di essa per un po’ di tempo aspettando gli animali, che non girare di continuo per le strade del parco, ma ciò dipende dalla quantità di acqua presente nel parco, se c’è molta acqua le pozze sono poco frequentate, viceversa poca acqua sono frequentatissime. Scegliete una giusta via di mezzo tra le due cose in modo da vedere parte del parco e avere buone possibilità di avvistamento degli animali.
Vi consiglio di prenotare il camping all'interno del Parco perchè così potete partire con il safari alle prime luci dell'alba, altrimenti se rimanete nei camping fuori dovrete aspettare l'apertura dei cancelli che non è mai prima di quella dei camping interni. Inoltre, ricordatevi di fare una bella spesa prima di entrare perchè ovviamente i prezzi dei pochi supermercati interni sono molto più alti rispetto all'esterno del Parco.
Comperare all'entrata del Parco (Andersson Gate) il libro contenente la mappa dell’Etosha con il nome dei campi e delle pozze e la distanza chilometrica interposta tra di essi in modo da agevolare il vostro safari e saper gestire al meglio i tempi.
Partite la mattina presto per il safari non appena aprono i cancelli del campeggio. Ricordatevi che dovete rientrare nel campo prima che chiudano i cancelli (al tramonto), quindi verificate sempre gli orari di chiusura. Con la macchina non potete abbandonare i percorsi indicati, non potete MAI scendere dall’automezzo.
Fate un check nei vari libri di avvistamenti dei vari Gate in giornata per capire dove sono stati avvistati soprattutto gli animali più difficili da vedere come leoni, ghepardi, leopardi ... così avrete sicuro più possibilità di raggiungere la pozza dove sono stati avvistati nel breve periodo..
Day 11 – Etosha – Otjiwarongo – 320km (220km asfalto, 100km sterrato) – 3:30 ore circa
Sistemazione: Frans Indongo Camp SiteGiorno fortunato! Prima pozza della giornata e ultima del safari ed abbiamo avvistato una famiglia di leoni e quindi ci siamo fermati 3 ore alla pozza a guardare la loro vita quotidiana; solo noi, i piccoli, il leone e la leonessa. Emozionante!
Dopodiché a malincuore abbiamo salutato il Parco e siamo partiti verso la nostra ultima destinazione: un bellissimo lodge sulla strada del rientro verso Windhoek. Ci siamo rilassati nella zona piscina e poi abbiamo brindato al nostro viaggio con un mega tramonto sulla prateria africana.
Day 13 – Otjiwarongo – Windhoek – 350km circa (320km asfalto, 30km sterrato) – 4:00 ore circa
Come ultimo giorno, abbiamo visitato in mattinata il CCF, centro di recupero per i ghepardi, dove abbiamo fatto una visita guidata e abbiamo visto correre i ghepardi, qui il sito https://cheetah.org/get-involved/visit-ccf.
Per pranzo abbiamo fatto tappa al famoso Joe's Beerhouse dove abbiamo assaggiato lo spiedino con tutte le carni più pregiate della Namibia (Zebra, Kudu, Orice, Sprinbok, Coccodrillo).
Dopodiché abbiamo riconsegnato il mitico furgonato e a malincuore abbiamo lasciato questa bellissima Terra.