Premessa: sono stati 4 giorni di fuoco, in tutti i sensi. Abbiamo camminato come delle pazze, perdendoci nel caos della Medina, contrattato, visitato e scoperto una cultura molto diversa dalla nostra ma altrettanto affascinante. Un viaggio che rimarrà per sempre nel mio cuore.
Day 1
WHAT TO DO: disperdersi nella Medina, e tra i suoi Suq: un’esplosione di colori, sapori e odori.
Negozietti e bancarelle di ogni tipo: spezie colorate e profumate, lanterne di ferro battuto, ceste e cappelli di paglia intrecciata, specchi di ogni forma, tajine di terracotta, scarpette di ogni genere, gioielli d’argento, tappeti …
WHAT TO DO: Camminare fino alla “Mosquée Berrima” e per il tramonto tornare nella piazza principale “Jamaa el Fna” il centro vitale della città, tra incantatori di serpenti, ammaestratori di scimmie, indovini e mendicanti, tatuatrici, cantastorie, musicanti… e godersi il sole che tramonta, sorseggiando un bel the verde in un caffè sulle terrazze della piazza.
Cena al “Nomad Restaurant” nella “Place des Epices”.
Day 2
Dopo una colazione strepitosa nel nostro Riad, siamo cariche per la giornata di visita che ci aspetta.
WHAT TO DO: attraversare il Suq e quindi perdersi tra le stradine per raggiungere, fuori dalla Medina, i “Jardin Majorelle”, un’oasi di bellezza e benessere. Botanica e colori intensi si incontrano creando un’atmosfera di pace e tranquillità. Visitare il museo dedicato a Yves Saint Laurent che tra la modernità delle sue linee ed il colore caldo dei materiali che lo compongono, è una chicca da non perdere. Visitare la “Maison de la Photographie”, una mostra con le fotografie più belle del Marocco scattate tra il 1870 e il 1960, insieme a fotografie contemporanee.
*volevamo visitare uno dei palazzi più belli di Marrakech ovvero “La Madrasa di Ben Joussef”, un’antica scuola coranica, ma purtroppo per ristrutturazione era chiusa! Dalle foto sembra veramente bello, quindi direi tappa consigliata.
Dopodiché pausa pranzo a “Le Jardin”, un’oasi verde in mezzo alla Medina, dove abbiamo degustato il più buon hummus di sempre con una bella bibita al the verde rinfrescante.
WHAT TO DO: Nel pomeriggio visitare il “Jardin Secret”, un bellissimo giardino al centro di Marrakech ricco di piante esotiche, alberi, rose, fontane e vasche. Percorrere il Suq all’ora del tramonto, quando tutte le stradine si illuminano di una luce rosso fuoco, e i negozietti di lanterne, si illuminano di mille luci e forme diverse.
Day 3
La colazione non delude e via, pronte per affrontare la caotica vita della Medina.
WHAT TO DO: camminare nella zona dei Suq caratterizzata dal mercato del pesce, della carne e della frutta/verdura. Visitare il “Palazzo Bahia”, una delle opere architettoniche più importanti di Marrakech, composto da 150 stanze ricche di decorazioni, che si affacciano su diversi cortili e giardini. Visitare il quartiere ebraico, dove si trova un bellissimo mercato delle spezie.
Prima di ritornare nel nostro Riad e goderci un po’ di meritato relax nella piscina, ci aspetta un lungo pomeriggio di contrattazione per fare i nostri acquisti, un vero e proprio gioco che alla fine vi toglierà tutte le forze rimaste, ma se andata a buon fine, soddisfatti del risultato!
Day 4
Purtroppo ultima colazione, devo dire il pasto più apprezzato della vacanza.
WHAT TO DO: provare l’esperienza di un Hammam*, dopodiché pranzo alla “Terrasse des Epices”, ultime contrattazioni, ultimi acquisti, ultimo saluto alla Medina e alla nostra oasi di tranquillità: il nostro “Riad Bab 54”*.
*Abbiamo prenotato l’Hammam un giorno prima, in un bellissimo Riad appena fuori “le Jardin Secret”
*vi consiglio il "Riad Bab 54", un'oasi di tranquillità a pochi minuti dalla "Place des Epices", quindi molto comodo! Colazioni super bombe, veramente una gioia ogni mattina!
*avendo solamente 4 giorni a disposizione non siamo state né nel Deserto di Agafay e né nella zona montana al di sotto della Catena dell’Atlante, spero di poterci tornare un giorno e scoprire di più di questo bellissimo Paese.
THE END